Palazzo dell’Ospedale vecchio
Il Palazzo venne costruito nel XVII sec. intorno all’antica Chiesetta di S. Paolo. La struttura sanitaria sostituì una preesistente infermeria per gli equipaggi delle galere, istituita dai Cavalieri di Rodi tra il 1523 ed i11530.
L’Ospedale era diviso in due sezioni distinte: l’Ospedale Militare della SS.
Concezione e l’Ospedale Civile di S. Paolo. Nel 1638 le due strutture vennero unite mediante un ponticello e la loro gestione passò dall’ Arciconfraternita del Gonfalone all’Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio (Fatebenefratelli) .
Sotto il pontificato di Innocenzo XI l’Ospedale fu ristrutturato ed ingrandito grazie all’intervento del Tesoriere Generale Giuseppe Renato Imperiali, come testimonia l’iscrizione risalente al 1688, collocata sull’angolo dell’Infermeria Presidiaria in Via delle Vecchie Mura.
L’edificio è stato utilizzato come struttura sanitaria fino agli anni ’70, quando venne costruito il Nuovo Ospedale, che infatti conserva il nome di S. Paolo.
Dopo molti anni di abbandono il Palazzo è stato profondamente restaurato e riportato all’antico splendore.
Oggi è sede dell’ Archivio Storico e Notarile del Comune di Civitavecchia, nel quale hanno trovato idonea collocazione importanti ed antichi documenti utili alla ricostruzione storica della città e delle sue tradizioni. L’ Archivio comprende tra volumi, registri, pacchi, pergamene e fascicoli 4950 unità, a partire dal 1451 fino al 1959. Il documento più antico è una rielaborazione dello Statuto delle Terre di Civitavecchia risalente appunto al 1451. Sono stati riuniti nell’Archivio anche alcuni documenti depositati presso la Biblioteca Comunale quali il fondo diplomatico, alcuni dei più antichi libri dei Consigli Comunali, l’ Archivio Cialdi e l’ Archivio Guglielmotti oltre ai libri di storia locale.
Già agli inizi del ’700 era stata avviata un’operazione di riordinamento dell’ Archivio Storico Comunale, ma solo nel 1884 il Consiglio Comunale decise di estendere l’iniziativa a tutti i documenti.
La Seconda Guerra Mondiale distrusse quasi tutto il patrimonio archivistico, il restante dopo vari trasferimenti anche fuori città andò riducendosi ad un ammasso di carte, depositato presso tre diversi magazzini di proprietà comunale.
Finalmente nel 1998 al secondo piano dell’Ospedale di Piazza Calamatta è stata creata la nuova struttura archivistica, dove in una accogliente sala lettura è possibile consultare i documenti coadiuvati da personale competente.