Monte Cocozzone
Sulla sommità di Monte Cocozzone, raggiungibile in auto dalla sterrata che parte da Grasceta Cavallai o dalla strada delle Cave di Allumiere o a piedi salendo dalla Strada del Marano all’altezza del ponte sul fosso di Costa Grande, sono visitabili resti di epoca romana prima e longobarda poi. Il sito è collocato nella media valle del Mignone, sul versante settentrionale dei Monti della Tolfa.
Le fonti documentarie più antiche risalgono al XIII secolo (tenimentum Montis Cocozonis); esso infatti è nominato come confinante del castello di San Giovenale. Compare nelle decime per gli anni 1274 -1280 della chiesa. Nel 1282 diviene feudatario di Viterbo e nel 1283 dominio della Chiesa. Le emergenze archeologiche attualmente visibili sono costituite da una cinta muraria, da un grande edificio a pianta rettangolare, forse da identificarsi con la rocca, e da una struttura a pianta circolare. Nel 1984 un intervento di scavo lungo le mura portò all’individuazione di una discarica. Furono recuperati numerosi frammenti ceramici, paleofaunistici, alcune monete e scarsi metalli.
L’insieme dei materiali sembra confermare i dati provenienti dalle fonti scritte che attestano il formarsi dell’insediamento agli inizi del XIII secolo, mentre una continuità è attestata fino alla prima metà del XIV secolo. Dopo quest’epoca diversi centri limitrofi cessano di esistere.