Pasqualino Monti presidente di Assoporti
Due mesi di tempo per imprimere una svolta affrontando i cinque punti qualificanti di politica portuale
ROMA, 16 luglio â Cambio della guardia al vertice di Assoporti, lâassociazione che rappresenta i principali porti italiani. Pasqualino Monti, presidente dellâAutorità Portuale di Civitavecchia Fiumicino Gaeta, ne assume la presidenza ricevendo il testimone da Luigi Merlo, presidente del porto di Genova.
Il passaggio delle consegne è stato ufficializzato oggi nel corso di una assemblea a porte chiuse dellâAssociazione. Il neo-presidente ha chiesto al direttivo di Assoporti due mesi di tempo per mettere a punto una proposta complessiva di politica portuale e logistica, sottolineando come i mutamenti traumatici in atto nella geografia e nelle caratteristiche dei traffici marittimi mondiali e quindi dellâinterscambio globale, rendano indispensabile una rivisitazione complessiva delle norme, della governance e delle metodologie operative che caratterizzano da decenni la portualità italiana. Monti ha quindi sintetizzato in cinque punti, le linee guida che dovranno ispirare lâazione di Assoporti, chiamata a un ruolo di regia in un settore di altissima valenza strategica per il futuro sviluppo del paese. Concluderò questo mio intervento solo con la citazione delle 5 aree di azioni sulle quali tenteremo di imprimere, tutti insieme, la svolta.
In discussione saranno quindi:
⢠Il ruolo delle autorità portuali nei rapporti con lo Stato, ma al tempo stesso nei rapporti con il mercato.
⢠Lâautonomia delle autorità portuali attraverso nuove formule di finanziamento e di affermazione dellâautodeterminazione finanziaria.
⢠La rivoluzione burocratica, attraverso una totale riscrittura della governance dei nostri Enti.
⢠La gestione integrata dei territori per lo sfruttamento di ogni opportunità di sviluppo logistico e produttivo.
⢠Le alleanze funzionali con gli altri soggetti della logistica e del trasporto, sulle filiere dei passeggeri e delle merci.
âI tempi di decisione e di scelta ai quali eravamo abituati â ha affermato Monti â non sono più compatibili con le rapidissime trasformazioni in atto nel mercato globale. I porti che operano sulla linea del fronte dellâinterscambio mondiale sono quindi chiamati a decisioni, sino a ieri impensabili per un paese come il nostro abituato a mediare anche il suo destino. Decisioni che richiedono immaginazione, innovazione, progettualità , capacità di imporre il cambiamento e rispetto alle quali non esiste alternativa, se non quella di una progressiva emarginazione e un declino, con conseguenze devastanti per tutta lâeconomia italianaâ.
âI porti italiani â ha commentato Luigi Merlo, presidente uscente di Assoporti â sono lâasset fondamentale di un sistema logistico che solo oggi anche la politica inizia a comprendere nella sua strategicità per il paese. Compito di Assoporti è e sarà quello di evidenziare questo ruolo e di far maturare una consapevolezza nuova anche relativa al valore degli investimenti nei portiâ.