Chiesa e Convento dei Cappuccini
Al termine della ripida salita di Via Annibal Caro, per chi proviene da Piazza Giacomo Matteotti, incontriamo la chiesa ed il convento dei Padri Cappuccini.
Dal 1584 al 1622 (data di avvio dei lavori di costruzione della chiesa e del convento) i frati Cappuccini di Tolfa avevano vissuto in una non identificata “stanzia humida” del luogo, come era loro costume nei primordi della storia dell’Ordine.
Con i loro poveri abiti ed i piedi scalzi, predicando al popolo e prendendosi cura dei malati più bisognosi, i Cappuccini, a Tolfa come altrove, seppero conquistarsi la stima e l’ affetto della popolazione che si concretizzarono appunto nell’edificazione di una chiesa con annesso convento, a spese del Comune, delle società appaltatrici delle miniere di allume e, soprattutto, di Dario Pierleoni, effettivo fondatore del complesso ecclesiastico, come risulta anche da un’iscrizione posta sulla sua tomba terragna all’interno della chiesa.
Tra i frati che abitarono il convento tolfetano dei Cappuccini, va ricordato senz’altro il Beato Crispino da Viterbo che vi soggiornò dal 1694 al 1696. La devozione popolare lo ricorda come particolarmente attivo nelle amorevoli cure che seppe rivolgere in quegli anni ai numerosissimi paesani caduti preda di una grave epidemia. Di particolare pregio risulta il chiostro interno con pozzo centrale tutto realizzato in trachite locale.