Castrum Novum
Al km 64 della Via Aurelia incontriamo una piana, Torre Chiaruccia, nella quale si situa l’antica colonia marittima romana di Castrum Novum, fondata nel 264 a.C. a difesa della costa settentrionale del territorio di Caere, ripopolata forse in epoca cesariana (Colonia Iulia Castronovana).
La città con una pianta in origine probabilmente rettangolare, circondata da mura, in epoca imperiale era provvista di teatro, della curia, di un archivio (tabularium), di un’ara sacra ad Apollo e di un acquedotto pubblico come ricordano alcune iscrizioni rinvenute nel corso degli scavi non regolari, condotti a più riprese a partire dal sec XVIII. Sempre da documenti epigrafici siamo informati sull’esistenza dei decuriones (membri del senato della colonia), diumviri quinquennales (supremi magistrati della città), Augustales (sacerdoti addetti al culto imperiale), magistri vici (amministratori di quartiere).
Probabilmente in epoca augustea L. Ateio Capito fece restaurare la curia e il tabularium donando alla città a sue spese, il teatro e i portici annessi. Numerose strutture murarie, pavimenti marmorei a mosaico, vasche e colonnati relativi alla fase imperiale sono stati visti in occasione delle ricerche che nell’arco degli ultimi tre secoli hanno portato al rinvenimento di un gran numero di frammenti architettonici e scultorei tra i quali si ricordano un’ erma di Aspasia velata, statue di imperatori, una piccola statua di Bacco, una statua di cane mastino giacente; di eccezionale interesse la scoperta, avvenuta nel 1778, di uno scrigno contenente 122 monete d’oro databili nel I e II sec. d.C.
Complesse stratigrafie del terreno comprendenti resti di murature in opera reticolata e laterizia, pavimenti e fognature sono visibili nella sezione del terreno esposta dall’erosione marina lungo la spiaggia, per un lungo tratto al di sotto delle moderne palafitte.
Numerosi materiali dell’Età del Ferro (IX sec. a.C.) e di epoca etrusca arcaica, recuperati a più riprese negli ultimi decenni, documentano la frequentazione dell’area anche in epoche anteriori la deduzione della colonia romana; è probabile che il punto di approdo di Castrum Novum fosse attivo già in epoca etrusca e che la città-fortezza del II sec. a.C., come nel caso di Pyrgi, sia stata in parte sovrapposta al precedente insediamento.