Casalone – Macchia del Grottino – Fiume Mignone – Luni
Lunghezza Km 8
Durata ore 4
Si parte dalla strada del Marano al Km 13 circa in prossimità della sterrata che conduce al Casalone; si prende la suddetta strada fino al cancello e, superato questo, si continua sulla destra seguendo un’altra strada per circa 700 metri fino ad un muro a secco di recinzione oltrepassato il quale la strada continua nel bosco fino al Fiume Mignone dove si volta a sinistra seguendone il corso fino alla confluenza col torrente Vesca. Subito dopo la confluenza si guada il Mignone e si volta a destra seguendo un sentiero che costeggia il Vesca per circa 300 metri fino a giungere ad una sorgente di acqua potabile presso la quale un altro sentiero sale ai pianori di Luni.
Visitati i pianori si scende dal versante opposto e passato il Fosso di Canino si giunge alla ferrovia abbandonata dove si volta a sinistra seguendo il corso dei binari e, oltrepassata la vecchia stazione di Monteromano ed il ponte sul Mignone, si prosegue ancora per altri 300 metri circa fino ad una sterrata che sale sulla sinistra e ci riporta fino al Casalone ed al punto di partenza.
L’itinerario offre la visione di un ambiente intatto con ricca vegetazione di boschi cedui e piccole zone d’alto fusto lungo il Mignone e bellissimi prati per sostare a riposarsi e rifocillarsi. La zona di Luni consiste in un ampio pianoro circondato da pareti a picco sul Mignone e sul Vesca e delimitato a Nord dalla vecchia ferrovia Civitavecchia-Capranica risultando quindi anche interessante punto panoramico di tutta la zona circostante. L’area è stata oggetto di studi e scavi sistematici da parte dell’Istituto di Archeologia Svedese tra il 1960 ed il 1963. Lo scavo ha fornito le prove di varie fasi di frequentazione umana. Tra tutte, l’orizzonte più conosciuto ed importante è quello legato alla presenza di una comunità dell’Età del Bronzo, riferibile a quella che gli studiosi definiscono “civiltà appenninica”. Altri episodi importanti sono costituiti dalla sicura presenza di un insediamento etrusco e dallo sviluppo del sito in età altomedievale. Si pensa che Luni sia stata abbandonata poco dopo l’inizio del XIV secolo a causa della Peste Nera.