LA CHIESA DELLA MADONNA DI CIBONA
Questa chiesa, e l’annesso convento, si trovano lungo la strada che congiunge la frazione di Allumiere “La Bianca” a Tolfa.
Essa è considerata opera di notevole valore storico – architettonico, soprattutto per la splendida facciata in trachite locale, ed in questi anni si stanno portando a termine grandi lavori di ristrutturazione che consentiranno, dopo decenni di abbandono ed incuria, la rinascita e la riapertura di questo importante monumento.
Subito prima della chiesa, all’interno della faggeta, si trova una piccola cappella la cui ristrutturazione risale al periodo in cui Agostino Chigi, detto “il Magnifico”, era appaltatore delle miniere. Egli, uomo di grande devozione alla Madonna, fece dipingere l’immagine di Maria con il Figlio all’interno di una piccola nicchia vicina alla sua seconda cava, che si trovava, appunto, nel bosco di Cibona. I due Apostoli Giacomo e Giovanni furono dipinti ai lati della Vergine. La venerazione per questa Immagine, dapprima visitata dai minatori e da qualche visitatore tolfetano, aumentò quando si diffuse tra la popolazione la notizia di uno straordinario prodigio: si narra che la cappella fosse visitata da un gruppo di persone che usarono l’altare come tavolo da gioco; il perdente, al termine del gioco, scagliò un sasso nella direzione della Madonna colpendole il sopracciglio sinistro che, immediatamente, iniziò a sanguinare. Questo evento, che mise in fuga i dissacratori, determinò la costruzione di una chiesa più grande, ad opera dei tolfetani, per proteggere l’Immagine sacra, alla quale sono stati attribuiti molti miracoli.
Intorno ai primi anni del 1600, grazie all’interessamento dei Cardinali Pallotta e Sacchetti, iniziarono i lavori di costruzione dell’attuale struttura che furono affidati all’architetto Domenico Castelli. Essa fu terminata nel 1647 ed il 16 giugno dello stesso anno fu eseguita la traslazione dell’Effigie della Madonna dalla cappelletta alla nuova chiesa. La Chiesa risultò una vera opera d’arte, stilisticamente sobria ma armoniosa, con una originalissima facciata a cortina eseguita dallo scalpellino di Fra’ Sigismondo da Fiesole.
Adiacente alla chiesa era il convento in cui alloggiavano gli eremiti del Monte Senario, appartenenti all’ordine dei Servi di Maria.
Durante l’invasione francese, (1798-1799) entrambe le strutture furono depredate e, intorno alla fine del XIX secolo, in seguito alla soppressione dell’ordine dei Servi di Maria, iniziò un rapido declino che culminò con la loro chiusura. Dal 1937 l’affresco della Madonna con il Bambino, privo dei due Santi, è conservato nella Chiesa dei Cappuccini di Tolfa.