L’EREMO DELLA TRINITA
A poca distanza dal paese, lungo la strada che conduce alla Farnesiana, una piccola stradina sulla destra ci porta all’Eremo della Trinità, realizzato tra i castagneti e la bella vegetazione della zona in un luogo che ispira alla pace e tranquillità.
Il cenobio era costituito da vari ambienti tra cui la chiesa dedicata alla S.S. Trinità e due cappelle dedicate al culto mariano. A causa delle continue ricostruzioni non si conosce la data esatta di edificazione del romitorio, ma si pensa che potrebbe essere stato costruito sulle fondamenta di una villa romana o di una vecchia chiesa. Il documento più antico che ci parla dell’eremo è una Bolla di Papa Innocenzo IV del 1243, ma esistono anche altre fonti non documentate che lo datano all’inizio del IX secolo d.C.. Il santuario sopravvisse fino al 1656, anno in cui fu soppresso da papa Alessandro VII, tuttavia continuò ad ospitare un eremita. Fu ristrutturato all’epoca della scoperta dell’allume nel territorio e nuovamente abbandonato nel 1818, quando mori l’ultimo frate, Fra’ Giuseppe Beretta, che vi soggiornò.
Oggi i resti dell’Eremo sono in fase di restauro ad opera del Comune.
La tradizione vuole che nell’eremo soggiornasse S. Agostino quando dettò la sua Seconda Regola ed iniziò a scrivere il “De Trinitate”.