Santuario della Madonna della Sughera
Una pia leggenda narra che il 1 novembre 1501, festa di tutti i santi, due cacciatori tolfetani (dei quali la tradizione tramanda anche i nomi: Costantino Celli e Bartolomeo Rosa) decisero di andare a caccia poco lontano dal centro abitato e, con loro grande stupore, sopra un albero di sughero, videro un dipinto su tavola raffigurante l’immagine della Vergine. Sparsasi con rapidità la notizia, il quadro venne processionalmente portato in paese e in via provvisoria sistemato nella chiesa della Madonna della Misericordia. Ma il giorno seguente il quadro risultò misteriosamente scomparso; e dopo affannose ricerche fu ritrovato sullo stesso albero di sughero dove era stato scoperto dai due cacciatori. La coincidenza venne interpretata come volontà della Vergine di restare in quel luogo.
Venuto a conoscenza di ciò il banchiere Agostino Chigi, allora appaltatore dell’allume, fece edificare a proprie spese nel 1506 una chiesetta di forma ottagonale nel punto esatto dove si trovava l’albero del miracolo inglobando lo stesso nella costruzione, mentre tra la fine del 1521 e l’inizio del 1522 venne portata a compimento la costruzione dell’annesso convento. La chiesa venne ulteriormente ampliata nel 1560. Il dipinto andò perduto durante le tragiche giornate del Marzo 1799 quando le truppe francesi saccheggiarono il paese e le chiese trucidando molti abitanti di Tolfa.
Nel Convento attiguo alla chiesa, completamente ristrutturato, trova sede il nuovo museo Civico comunale dove sarà possibile ritrovare reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche, delle ville romane, del tempietto di Grasceta dei Cavallari, da Piantangeli ecc. Il Convento si sviluppa su due piani a pianta quadrangolare attorno al chiostro centrale: a piano terra, oltre al cortile con l’antico pozzo, troviamo ampie sale restaurate e destinate a spazi culturali ed un piccolo bar, mentre al piano superiore potremo visitare il nuovo Museo civico che ha trovato, in questa sede, un nuovo e più organico sviluppo didattico ed espositivo.